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La modificazione delle abilità di orientamento in ambiente estremo
A cura della Dott.ssa Alessandra Onida
PREMESSA
L’ambiente speleologico per le sue peculiarità è stato fatto oggetto di ricerca specialmente di tipo naturalistico (geofisico e faunistico). Le ricerche relative all’interazione tra uomo e ambiente grotta sono risalenti al periodo tra gli anni 70 e 90 e si sono focalizzate sullo studio di come l’assenza di luce potesse influenzare i ritmi vitali nell’uomo.
Le innovazioni tecnologiche, l’uso della metodologia sperimentale in ambito psicobiologico oltre che le recenti conoscenze in ambito neuro scientifico, attualmente permettono e rendono particolarmente interessante l’esplorazione del comportamento e delle funzioni cognitive dell’uomo in grotta.
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Ad Alessandra.
Sul rilievo tridimensionale di alcune spelonche
con tecnologia S.L.A.M.
<< Forse il nostro universo si trova dentro al dente di qualche gigante.>>
Anton Čechov
Introduzione
<<Portatelo voi!>> o forse: << Aspettiamo dieci anni.>>
Queste le possibili risposte alla domanda: << Lo porti tu? >>, solo se Marco avesse immaginato o qualcuno gli avesse detto che quel gravame nel cubolare, dieci anni dopo si sarebbe ridotto oltre dieci volte.
“Dicesi cubolare, un tubolare o sacco da speleologo di forma cubica di notevoli dimensioni atto a contenere uno strumento di rilievo tridimensionale dotato di L.A.S.E.R.[1]di prima generazione.”
Da Le memorie di uno speleologo del Carso di Ausonio Gutta
Se si deve scegliere un emblema dell’evento datato agosto 2013 nel corso del quale il Gruppo Grotte Nuorese ha compiuto il primo rilievo tridimensionale di una grotta, il cubolare ne assommerebbe tutte le caratteristiche. Ché esso conteneva il primo scanner tridimensionale mai realizzato che ora è allegramente sostituito da un aggeggetto impugnabile come una caffettiera da 18 a sua volta capace di svolgere le medesime operazioni, in maniera ovviamente più agevole, precisa e veloce.
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SHARPER - LA NOTTE DEI RICERCATORI
E' dedicata ad Alessandra Onida l’edizione 2022 di « Sharper, La notte europea dei ricercatori », in programma in città dal 28 al 30 settembre.

Nell'agosto del 1972, esattamente cinquant'anni fa, un casuale incontro tra gli speleologi del Gruppo Grotte Nuorese e i sub del Verein Deutscher Holen und Karstforscher di Nurtingen, Jochen Hasenmayer e Tony Wulsh, fece nascere una collaborazione che portò i sub tedeschi a percorrere per la prima volta il sifone Sa Oche/Su Bentu.