Scivolo Margherita
A Su Bentu esiste un passaggio chiamato Scivolo Margherita. Chiunque abbia percorso la grotta è per forza passato per questo punto.
Nei primi anni cinquanta, insieme ai suoi amici speleologi Tonino e Umberto Pintori, Giampaolo Murgia e altri, Margherita Pinna entrò nella grotta e a causa di una “scivolata” diede il nome a quel passaggio.
Molte volte gli speleo più giovani chiedono: ma chi era questa Margherita? La risposta si limitava a una generica e abbellita descrizione dell’accaduto.
Gli epigoni della "Tirrenide"
di Antonello Pippia (1972)
III Congresso Nazionale di Entomologia di Pisa
Nella umida ombra delle caverne del Vento, dell'Avvoltoio, di S. Giovanni, del Bue Marino e di tante altre innumerevoli, pressoché inesplorate, vivono tuttora le testimonianze della leggendaria “Tirrenide”, travolta, in un ignoto giorno, dai cataclismi primordiali. Di questo continente tirrenico, saldato forse un tempo alla mitica Atlantide, la Sardegna non è che un frantume miracolosamente sfuggito all'immane catastrofe.
Violato il sifone di Sa Oche – Su Bentu
autore sconosciuto
Le carte topografiche della grotta Sa Oche - Su Bentu elaborate dal Gruppo Grotte Nuorese in svariati lustri di attività speleologica, riportavano un tratteggiato di circa 100 m per indicare una zona le cui estremità rilevate, una a Sa Oche, l'altra a Su Bentu, risultavano caratterizzate da due pozzi d'acqua costituenti un potente sifone di collegamento delle due cavità. I vari tentativi di forzamento effettuati a più riprese dal Gruppo Grotte Nuorese, fallirono per la precarietà delle apparecchiature subacquee e l'assillante incognita si radicò sempre più negli animi degli speleologi.
Il momento di conoscere la verità scaturì improvviso, fortuito dall'incontro fra due speleologi tedeschi e il presidente del Gruppo Grotte Nuorese ai primi del mese di agosto del 1972. Alexander Wunsch e Jochen Hasenmayer, appartenenti all'organizzazione speleologica Verein Deutscher Holen und Karstforscher di Nurtingen (Germania), sommozzatori di documentata fama europea, specialisti al superamento di sifoni carsici, vennero in Sardegna richiamati dalla vasta eco internazionale che va suscitando l'attività speleologica nell'isola.
Facemmo una breve rassegna dei sifoni conosciuti e inesplorati della Sardegna Centro-Orientale: “Su Gologone”, “Sa Oche - Su Bentu”, “Su Boe Marinu”, “Loccoli”, “Su Riu mortu”. Quello di Sa Oche - Su Bentu ci apparve più congeniale per chiari aspetti morfologici e idrogeologici e su di esso fissammo la nostra prima impresa comune.
Isola di Tavolara - La grotta del Papa
Relazione speleologica (10 aprile 1958)
In seguito ad invito rivolto dalla Associazione Turistica “Pro Loco" di Olbia, diretta dal Dott. Gavino Campesi, il Gruppo Grotte Nuorese, nei giorni dal 3 al 5 aprile 1958, ha condotto esplorazioni speleologiche nell'Isola Tavolara. Scopo della spedizione è stato quello di stabilire l'entità dei fenomeni carsici atti ad una proficua valorizzazione turistica dell'Isola ed in particolare di studiare le risorse idriche connesse.
La voragine di Tiscali - Relazione di perizia speleologica all'autorità giudiziaria
P. Antonio Furreddu • Gruppo Spel. Pio Xl - Cagliari.
Relazione pubblicata su Speleologia Sarda (n. 33 - n. 34 • 1980)
Tornato di recente all'ingresso inferiore della voragine di Tìscali, ora agibile, nella selvaggia valletta di Corojos, ho rivisto con piacere i luoghi di una singolare spedizione speleologica di 23 anni or sono; e pubblico la relazione stesa allora per la Procura della Repubblica pensando che sia ancora valida, se si tiene conto dei metodi di rilievo che oggi sarebbero forse più accorti.
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